“I Consorzi EPR per il tessile ricalcheranno la strada aperta da quelli per i RAEE”
L’intervento di Erion Textiles al Monitor for Circular Fashion di SDA Bocconi e Enel X
Il 31 maggio 2023, Luca Campadello, Manager del Team Strategic Development and Innovation di Erion, ha partecipato al Monitor for Circular Fashion, un progetto multi-stakeholder a cui prendono parte aziende leader del settore moda e attori della filiera con il contributo scientifico del Sustainability Lab SDA Bocconi e della visione cross-industry di Enel X per l’identificazione dei KPIs di circolarità. L’Osservatorio di Ricerca, accoglie le imprese virtuose e diffonde buone pratiche di moda circolare, valorizzando competenze tecniche, manageriali e scientifiche, con l’obiettivo di contribuire alla transizione verso modelli di business circolari.
Nel suo intervento, intitolato “Dialogo sull’EPR per il settore tessile, confronto con l’esperienza dei rifiuti associati ai prodotti elettronici”, Campadello ha messo in risalto i numerosi parallelismi tra i Consorzi di Responsabilità Estesa del Produttore attivi da anni nel settore dei RAEE in Italia, con quelli che verranno introdotti dopo l’entrata in vigore del Decreto EPR proposto dal Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica. Secondo l’esperto, lo schema operativo dei nuovi Sistemi Collettivi per il tessile, ricalcherà quello già attivo per i fratelli maggiori impegnati nella filiera dei rifiuti elettronici. Anche per i Rifiuti Tessili, ha spiegato Campadello, la raccolta sarà gestita attraverso cassonetti posti a bordo strada, punti vendita, raccolte selettive, raccolte presso le isole ecologiche e presso le utenze professionali.
La raccolta differenziata dei rifiuti tessili è diventata obbligatoria in Italia nel 2022, annualmente si raccolgono più di 140.000 tonnellate di rifiuti tessili post-consumo. “Ai Consorzi sarà chiesto di organizzare e coordinare le operazioni di logistica per la raccolta e il trasporto dei flussi in impianti specializzati dove i rifiuti verranno selezionati per una valutazione tecnica che stabilirà la loro destinazione finale: riutilizzo, riciclo, recupero energetico o smaltimento”, ha detto Campadello. Grazie all’introduzione di sistemi di controllo e tracciabilità, gli Stati Membri insieme ai Consorzi saranno in grado di evitare le spedizioni incontrollate di rifiuti e il loro abbandono nelle discariche a cielo aperto presenti in Africa e in Sud America. I Consorzi EPR più virtuosi della filiera dei RITE, ai normali obblighi normativi e operativi, aggiungeranno attività come iniziative di eco-design e di comunicazione green; l’implementazione di studi e progetti di ricerca innovativi per l’economia circolare e lo sviluppo di progetti di prevenzione e di raccolta volontaria per flussi da destinare al riuso o al riciclo delle fibre.
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